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Corsi

Officine Sinaptiche 2024: oltre il laboratorio creativo (durata: 10 ore)

Trainer: Giulio Maldacea Chiedi informazioni
Maria Grazia Cicciarella Chiedi informazioni

Frequenza: ; Giorno: alle ore per la durata di ore.
(max partecipanti) 0 (posti disponibili)
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Seguendo l'indicazione fornita anche dal Dottor Cucca nell'ambito della presentazione ognuno potrà presentare agli altri la propria attività dal punto di vista operativo e concreto. Altresì chiunque potrà cimentarsi nel provare a realizzare un'opera scritta da altri. Invitiamo quindi chi vuole essere parte attiva della diretta di domani a predisporre uno spazio illuminato e correttamente inquadrato dalla telecamera sul quale disporre strumenti e materiali. L'inquadratura della telecamera quindi prediligereà lo spazio di lavoro e non tanto la figura narrante. Per qualsiasi dubbio o necessità potete contattare il supporto venerdì mattina dalle nove 30 le 12:30 al numero 0323 1860165.


Progettare, assemblare, decorare … richiede attenzione, estro ed abilità manuale, competenze che impegnano la nostra mente producendo nuove sinapsi, favorendo la neuroplasticità, attivando chimiche positive e riducendo lo stress. 

L’iniziativa "Officine Sinaptiiche" è stata supportata inizialmente da un gruppo di volontari/partecipanti che si sono messi a disposizione: Gilberto Magosso, Rosanna Mara, Davide Corsetti, Lina Capasso, Daniela Farina, Alessia Basadonne e Maria Conflitti.

In pratica il progetto prevede la ricerca di persone con Parkinson virtuose che già si dilettano in attività hobbistiche/artistiche che interverranno nelle dirette per raccontare la propria passione spiegando le tecniche, i materiali e gli strumenti in modo tale da mettere in grado altri di cimentarsi nelle varie attività. Ogni esperienza verrà riportata nei materiali del corso.

La presentazione della IIIa a edizione SI TERRA' SABATO 30 MAGGIO 2023 ALLE ORE 09.00, lasciando il campo a Giulio Maldacea, che presenterà il progetto Bike4Parkinson:

  1. Perchè la bici per le PwP non è solo un mezzo di spostamento ma, debitamente usata, può diventare uno strumento terapeutico?
  2. Un progetto di "riuso e riciclo" con finalità sociale ma anche un modello di business etiècv 
  3. Interverranno: Dott. Nicola Modugno (neurologo), Dott. Alberto Cucca (neurologo), Avv. Dario Dongo (Presidente Egalité ONLUS - progetto E-TR )

 


Tratto da: https://sstefano.it/parkinson-e-arte-terapia

Lo studio scientifico ARS-PD, perché l’arte terapia per i malati di Parkinson?

Numerosi studi clinici, suggeriscono come l’esperienza artistica possa essere utilizzata per migliorare il benessere fisico e mentale di pazienti affetti da diverse patologie neuropsichiatriche, come depressione, dolore cronico, demenza, e disturbo da stress post-traumatico.

Alberto Cucca, Neurologo Villa Margherita

“In un recente studio esplorativo condotto dal nostro team di ricerca presso la New York University abbiamo osservato significativi miglioramenti in diversi sintomi clinici della malattia di Parkinson con un intervento di riabilitazione basato su 20 sedute di arte terapia, spiega il dottor Alberto Cucca, neurologo specializzato nei disordini del movimento, attualmente consulente clinico presso il dipartimento di medicina riabilitativa del Fresco Parkinson Center di Villa Margherita, Santo Stefano Riabilitazione. Sulla base delle “nostre analisi preliminari – continua – le funzioni percettive di questi pazienti – ossia quelle funzioni che consentono loro di visualizzare e percepire correttamente l’ambiente circostante – sembrano beneficiare in modo significativo dall’arte terapia. A tali cambiamenti si associa peraltro una attivazione di aree cerebrali deputate al processamento dell’informazione visiva evidenziabile con una indagine di imaging cerebrale nota come risonanza magnetica funzionale”.

In effetti, dal punto di vista strettamente neurofisiologicola creazione di opere d’arte presuppone il ricorso sistematico a sofisticate funzioni elaborate dal nostro cervello come ad esempio la percezione delle proporzioni spaziali e delle distanze, il senso del movimento, le variazioni di colore e contrasto o il riconoscimento delle forme.

“Pensiamo ad esempio alla nostra capacità di percepire il senso di profondità in un dipinto che di fatto è bidimensionale – afferma il dottor Cucca – o ancora alla capacità di identificare immediatamente la direzione del movimento di un’opera scultorea che è, per sua natura, immobile”.

È dunque possibile che i miglioramenti osservati nelle funzioni percettive dei nostri pazienti siano attribuibili proprio al ricorso a tali funzioni cerebrali. In parallelo a tali miglioramenti, anche la funzione motoria dei nostri pazienti sembra inoltre migliorare sensibilmente.

“Partendo da tali incoraggianti risultati abbiamo voluto sviluppare ulteriormente questa linea di ricerca mettendo a punto lo studio ARS-PD presso il Fresco Parkinson Center di Villa Margherita – conclude -. La fase iniziale dello studio è cominciata lo scorso settembre e contiamo di terminarla in primavera 2021. Sinora abbiamo ricevuto riscontri molto positivi da parte dei pazienti che hanno partecipato allo studio. Questo progetto di ricerca, unico nel suo genere, prevede la collaborazione tra professionisti di diverso background accademico, tra cui bioingegneri, fisioterapisti, fisiatri, neurologi e, naturalmente, artisti. Sono orgoglioso di poter contare sulle eccellenti capacità professionali di un team di ricercatori giovani e motivati come quelli del Fresco Parkinson Center di Villa Margherita. Il successo di questa iniziativa è l’ennesima dimostrazione dell’importanza del lavoro di squadra, anche – e direi forse soprattutto – nell’ambito della ricerca clinica”.

Il contenuto emotivo legato alla creazione artistica è un elemento importante nello studio in corso, un aspetto legato alla risposta individuale della persona che attraverso l’arte aumenta anche la consapevolezza di sè e la percezione delle proprie emozioni.

Tratto da: https://sstefano.it/parkinson-e-arte-terapia